ANNO
2012-2017
LUOGO
Lugo di Romagna, Ravenna
PROGRAMMA
Spazio pubblico
SUPERFICIE
6.230 mq
IMPORTO LAVORI
481.000 euro
COMMITTENTE
Comune di Lugo, Ravenna
PROGETTISTI
STARTT
Enrica Dall’Ara – P’ARC (capogruppo)
Sara Angelini
Matteo Zamagni
STATO DI PROGETTO
PRIMO PREMIO - REALIZZATO
FOTO
Luca Nostri, Gabriele Lungarella
RICONOSCIMENTI
PRIMO PREMIO S-Arch Award 2018 – Category Urban Design
MENZIONE D'ONORE -
Premio Gubbio 2018
Vincitore del premio S-Arch Award 2018 e Menzione d’onore al Premio Gubbio 2018, il progetto rientra nel programma di rigenerazione urbana per il recupero degli spazi pubblici del centro di Lugo e del complesso storico del “Pavaglione”.
OMAGGIO A LUIGI GHIRRI è il progetto realizzato da STARTT + P’ARC in seguito alla vittoria del concorso per il recupero della corte interna del Pavaglione che prevedeva la riqualificazione della piazza, la ricollocazione urbanistica delle aree mercatali all’esterno del monumento e il progetto degli arredi urbani.
La corte del Pavaglione è un enorme quadriportico del XVIII secolo, un tempo destinato ad accogliere uno dei mercati principali del Nord Italia legati alla Via della Seta. A partire dal dopoguerra, la corte monumentale è stata utilizzata come parcheggio per camion a servizio della fiera e del mercato allestiti negli spazi pubblici circostanti.
Il progetto trasforma la corte in una grande piazza pubblica interclusa, uno spazio metafisico pensato a partire dal dato climatico assunto come valore estetico. L’intervento fisico allude, infatti, al paesaggio incerto, disegnato dalla nebbia e consolidato nell’immaginario collettivo, che svela o nasconde la presenza umana.
La piazza è articolata in due ambiti principali: il giardino incantato (lo spazio alberato, arredato per la socialità quotidiana) e la piazza minerale (lo spazio vuoto per gli eventi e le manifestazioni culturali). Questi ambiti sono separati lungo l’antico asse del cardo della centuriazione romana; nuove increspature del piano creano ambienti morbidi adatti al relax e al tempo libero all’ombra degli alberi; una costellazione di sedute monolitiche – disposte a creare microambientazioni – anima la piazza; infine una pedana performabile per eventi costituisce il ready-made dada che completa la composizione.
Questo insieme di tracce – contemporanee oppure mutuate dalla storia – scompare nella notte e lascia il posto a surreali presenze luminose che emergono nella nebbia in omaggio al lavoro di Ghirri lungo la via Emilia. Le incisioni nel piano diventano segni luminescenti che si confrontano con le luci puntuali delle grandi luminarie, rarefatte nel cielo della bassa padana secondo la lezione del Profilo delle nuvole.